E' un'associazione a carattere [continua]


Il mistero sta nell’amore sbocciato [continua]


Associazione famiglie adottive [continua]


La casata dei de’ Principi ha antiche origini in quel di Bologna di cui si trovano tracce gia’ in tutte le cronache e i documenti nel medioevo sempre in primo piano nella scena politica specie nel XIII° secolo.
In seguito ai rovesci subiti dal partito Ghibellino, la maggior parte di loro fu costretta a prendere la via dell’esilio verso il Veneto, la Romagna e le Marche.



L’allegoria del Leone rampante su di un Elefante simboleggia la Forza e la Pazienza.

Quando ero bimbo, urlavo come tutti i bimbi, ma in modo...come dire...“ intonato “...
Ben presto si accorsero che riproducevo i suoni delle canzoni che sentivo diffuse alla radio, senza ovviamente pronunciare parole, ma “ fonemi “ molto simili...alle parole...insomma ci avevo “ orecchio musicale“ !
Musica e canzoni hanno iniziato a far parte della mia vita continuamente.



…mio padre decise di onorare la famiglia mi chiamò Rodolfo!
Mia madre…nella vita sara’ Rudy

Ho iniziato presto a portare in scena piccoli “sketch”... le maestre impazzivano alle prove per farmi “ mandare a memoria “ poesie e copioni per preparare tutti gli eventi che la scuola organizzava, spettacoli a Natale e recite a Carnevale, ma recitare e cantare su un palco mi era naturale; a questa età tutto si trasforma in una grande esperienza per la vita.


Molti ricordano le scuole rette da religiosi con un certo disagio, io ho avuto la fortuna di avere per maestra una donna che ha saputo sviluppare tutte le potenzialita’ artistiche che esprimevo nel disegno, nei lavori di manualita’, nella recitazione e nel canto.
Una maestra sensibile e preparata.Forse non sono diventato un fervente religioso praticante, ma Suor LuisElena mi ha insegnato spiritualita’ e umanita’. Grazie.



…ho avuto dei compagni alle elemantari con cui abbiamo condiviso anni meravigliosi … Giorgetto,Vera,Gigi,Silvana,Gino,Katia,Luigi,Giannina …

Macerata, graziosa cittadina collinare delle Marche, dove sono nato, e’ stata un “fermento “ di gruppi che, si sono costituiti e sciolti per rinascere in nuove formazioni, in provincia e’ così...
Paolo Bravi ha fatto un’ antologia bellissima: “ ti ricordi Joe “ dove sono ricostruite con schede e foto tutte le “band” piu’ importanti.



…paese mio che stai sulla collina disteso come un vecchio addormentato la noia, l’abbandono, il niente son la tua malattia, paese mio ti lascio io vado via…che sarà

...anch’io sono stato il cantante di tre “band”, spaziando su innumerevoli generi musicali... solo che l’inglese non e’ mai stato il mio forte.


I Beatles facevano gridare e impazzire le ragazzine
nostrane, anche se pochi capivano che cosa dicessero
le loro canzoni. Io vestivo in modo eccentrico perchè
così sembravo piu’ artista.
Capelli lunghi e spavalderia di giovanissimo in una
provincia agricola che “apostrofava” semplicisticamente e volgarmente i nostri capelloni senza mezzi termini. I gusti musicali andavano cambiando ed io mi ritrovai “licenziato” come cantante perche’ la mia voce era troppo impostata melodicamente mentre il rock era graffiante e irriverente.


Mi ritrovai solo e “solista” a partecipare ai Festivals di voci nuove. Con l’ottimismo della volonta piu’ forte di qualsiasi pessimismo della ragione, iniziai dapprima a soffiare in un flauto traverso, poi a strimpellare la mia Eko 12 corde e pensavo che di tante corde alcune avrebbero di certo suonato.



Vincitore a Fermo del 4° Festival Montani

L’ estate e’ la grande stagione meravigliosa dove i locali della riviera adriatica riaprono gli spazi alla musica dal vivo, e’ il momento di sagre, di locali da ballo e disco, di serate d’onore alla ricerca di conferme.
Una notorieta’ locale che fa bene al cuore e alla mente, che fa’ sognare il successo, che fa’ confondere la vita e il futuro, le direzioni.


Tra le tappe di chi canta la musica italiana, non puoi mancare Castrocaro, gli ospiti famosi, i discografici, la selezione, la paura, la gara.... alle prime note , la voce e’ incerta , quasi tremula…ma poi prendi forza e così,tre sere e sei in finale !


...e dopo Castrocaro ?
eran 1.400…
eran giovani e bravi...
Beh nessuno si e’ fatto vivo! allora li ho cercati io e...provini a Roma :
da Tiburtina a Nomentana…mi presentarono uno che faceva foromanzi…bello !
…ma cantare…mah!? Chi puo’ dire...
e audizioni a Milano : da Corso Buenos Aires in via Quintiliano e poi in Galleria del Corso...


Un contratto alla RI-FI l’ho rimediato , ma dopo un anno erano ancora lì a pensare al personaggio…eppure la fortuna sembrava che dovesse volgere dalla mia parte... alla RI-FI aveva iniziato Celentano, poi Mina e tutti gli artisti della scuola milanese che hanno scritto molta storia della musica italiana...


...qualche viaggio a Milano, molte chiacchiere ma non si
fece nulla!
Un lavoro di rapprentante, perche’ di solo musica non si puo’ vivere... continuando a studiare e a cantare...a misurarsi nella vita con le proprie possibilita’ sapendo che...
“Uno su mille ce la fa!“


Abitavo di fronte al mare di Pescara e con un bravo artista locale e’ iniziata una grande amicizia ed una divertente collaborazione. Serate di piazza , teatri e discoteche, tra sketch e canzoni abbiamo girato l’Abruzzo, le Marche,
il Molise, la Puglia, il Lazio, ma anche la
Svizzera, il Belgio e perfino il Venezuela
con una grandiosa serata a Caracas !
Lui e’ diventato “ ‘Nduccio“


Io amavo “le sportive”… insomma “vorrei ma non
posso!” Mi accontentavo della miniatura del Dino
Ferrari……una 850 Fiat carrozzata Moretti !



Castiglione Messer Raimondo e gli amici abruzzesi … Eugenio, Fausto e una allegra compagnia di sostenitori della nostra creativita’ …
Le colline dell’interno e l’idealismo di quei tempi sono testimoniati da canzoni come “ Liberta’ “ .
E Roberto a Roma che ha scritto le nostre piu’ belle “canzoni d’amore”.


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